<p style="text-align: justify;">L’informazione in Italia latita oramai da tempo. Le cause sono diverse: la prima riguarda il potere politico tutt’uno con il potere capitalista. Più semplicemente: parte del mondo imprenditoriale italiano che oggi controlla il mercato, la tv e i giornali siede al tavolo del governo. Un conflitto di interesse che in Europa e soprattutto negli Stati Uniti, viene gestito in maniera sostanzialmente differente. Per la maggior parte degli italiani, bypassare il muro del silenzio è un’impresa tutt’altro che facile. Siamo il popolo meno informatizzato d’Europa, infatti, solo il 47% delle famiglie italiane possiede un computer: <a href="http://www.webmasterpoint.org/speciale/2008gen23-diffusione-computer-in-italia-ancora-bassa.asp" target="_blank"> leggi l’articolo</a>.</p>
<p style="text-align: justify;">La televisione e i giornali, prevalentemente taroccati, sono gli unici mezzi di svago e informazione a disposizione di molte famiglie, il 50% circa. Il restante 3% evidentemente non segue la tv, non legge i giornali e non possiede un computer. E’ una condizione anomala perchè non permette di dare il giusto peso alle notizie e ne impedisce il raffronto. Tutte si assomigliano, come generate dalla stessa sostanza. Un’Italia mutilata dunque; del suo stato di diritto, della libertà e della democrazia. Il motivo secondo, ma non per questo meno importante, riguarda l’attuazione delle riforme neccessarie, come per esempio: il grande ritardo nell’introduzione dell’informatica come materia di studio nelle scuole. Senza parlare della lingua straniera (l’inglese). L’Italia arriva alle cose sempre con dieci o quindici anni di ritardo. A tutto ciò si deve aggiungere il monopolio delle telecomunicazioni che va a fissare il prezzo all’ingrosso dei servizi adsl, costringendo i provider italiani ad aumentare i costi che alla fine vanno a gravare sulla tariffa finale pagata dagli utenti. E’ bene sapere che il prezzo per la fornitura adsl in Italia risulta essere di gran lunga maggiore che negli altri paesi europei. Ciò di cui ha bisogno l’Italia non sono le reiterate leggi <em>"ad personam",</em> del politico di turno, che violano la Costituzione. Azioni che tra l’altro mettono in secondo piano i veri problemi che affliggono il paese e la collettività. C’è bisogno di riforme, di infrastrutture e servizi che favoriscano lo sviluppo e l’occupazione. L’egoismo è un male che va combattuto e debellato tempestivamente perchè è causa di tutti i nostri problemi.</p>
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